Speaker: Rav Joseph Levi
DESCRIZIONE DEL CORSO
Dopo la prima esperienza con il testo talmudico continueremo con il trattato Berachot, occupandoci delle interconnessioni proposte dai maestri tra redenzione, la misericordia divina, preghiera e ritualità, legati tutti alle modalità di lettura dello Shemà Israel due o tre volte al giorno: mattina, sera e prima di coricarsi. Esamineremo le possibilità di lettura del testo biblico, con o senza punteggiatura e conosceremo le prime grandi scuole dell’ebraismo rabbinico della tarda antichità: la casa di Shamai e di Hillel e il loro apprendimento dello Shemà.
Calendario delle lezioni
- Qual è il nesso fra redenzione e preghiera (Berachot, 4/II)
- Lettura dello Shemà la sera ed il valore salvifico dello studio della Torà (Berachot, 4/II – 5/I)
- Valore della preghiera in pubblico in sinagoga rispetto allo studio e la pratica della Torà (Berachot 7/II – 8/I)
- A proposito dello Shemà del mattino: definizione dell’inizio e delle fasi del giorno e dei momenti adatti alla preghiera – criteri astronomici, visivi o sociologici? (Berachot, 9/II – 10/I)
- La preghiera può cambiare il decreto divino? L’esempio di Ezechià (Berachot, 10/II)
- Confronto fra Mosè, Elia e David intorno alla loro intimità e conoscenza del divino (Berachot, 9/II – 10/I)
- Lettura dello Shemà come preghiera o come studio della Torà. Presentazione della casa di Shamai e di Hillel: la loro storia e le loro posizioni sullo Shemà e sulla Sukkah (Berachot, 10/II-11/I)
- Stesura rabbinica della preghiera del mattino – con lettura del testo della preghiera del mattino nel rito romano (Berachot, 10/II – 11/I)
JOSEPH LEVI
Joseph Levi è studioso dell’ebraismo, filosofo e psicologo. Già rabbino capo della Comunità Ebraica di Firenze, è docente di filosofia e rito ebraico presso il Centro di Studi Giudaici nella Pontificia Università Gregoriana di Roma, nonché vicepresidente della Scuola fiorentina per il dialogo interreligioso FSD.