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Sicilia e Kabbalah estatica fra Medioevo e Rinascimento: Abraham Abulafia

Relatrice: Flavia Buzzetta (Laboratoire d’études sur les Monothéisemes)

Tradotto letteralmente come ricezione, il termine qabbalah è utilizzato per indicare una corrente di pensiero ebraico sviluppatasi nel Medioevo. Con il suo linguaggio simbolico, ricco di metafore e di immagini, essa è stata considerata come una via d’accesso privilegiata al divino, capace di rivelare i misteri del mondo della divinità e della sua manifestazione nella creazione, come un’espressione dell’esoterismo ebraico, nonché come termine di riferimento della “mistica” ebraica. Il corso intende proporre un’introduzione alla nozione di qabbalah, così come è andata definendosi durante il Medioevo e il Rinascimento. Particolare attenzione sarà rivolta alla tradizione cabbalistica profetica di Abraham Abulafia (1240-1292) e alle tecniche estatiche da lui proposte per raggiungere la dimensione profetica e l’unione noetica con Dio. Nato a Saragozza nel XIII secolo e vissuto tra la Spagna, l’Italia del sud, la Grecia e la terra d’Israele, questo cabbalista è stato il fondatore di una corrente che Moshe Idel ha considerato anomica ed estatica, caratterizzata da una forma di estasi intensa la cui durata è limitata nel tempo. Le tecniche da lui proposte per raggiungere l’unione con Dio consistono nella combinazione di lettere, canti e tecniche di respirazione, che saranno prese in esame durante il corso, facendo riferimento ai libri profetici, all’Ḥayyei ha-‘Olam ha-Ba’ e all’Imrei Shefer. Particolare attenzione sarà rivolta alla trasmissione del pensiero abulafiano nel contesto del mondo siciliano in cui sono state redatte diverse opere di cabbala estatica. L’isola fu considerata da Abulafia come il luogo della profezia, una nuova Terra Santa, nella quale si sarebbe rivelato il Messia. In questa culla messianica e profetica Abulafia creò delle scuole, in particolare a Messina, e fu circondato da numerosi allievi come Nathan ben Sa‘adyah Harar. La cabbala estatica fu ben accolta dalle comunità siciliane e fu, come ha notato Moshe Idel, la prima forma di mistica ebraica diffusa in Sicilia. La scoperta di alcuni trattati abulafiani tradotti in siciliano alla fine del XV secolo, permette di far luce sulla sopravvivenza di questa tradizione nel mondo rinascimentale. A questi testi sarà consacrata una parte del corso.

PROGRAMMA

  • 1. Introduzione alla qabbalah
  • 2. Qabbalah sefirotica e la qabbalah profetica
  • 3. Abraham Abulafia e la Sicilia
  • 4. Tecniche estatiche
  • 5. Ḥayyei ha-‘Olam ha-Ba’ e visualizzazione dei cerchi
  • 6. Imrei Shefer e qabbalat ha-shemot
  • 7. Traduzioni siciliane dei trattati abulafiani
  • 8. Trasformazione della cabbala estatica nel Rinascimento

FLAVIA BUZZETTA

 Ricercatrice associata presso il Laboratoire d’études sur les Monothéismes ((LEM- UMR 8584). Le sue ricerche riguardano principalmente le interazioni e gli scambi intellettuali tra il mondo ebraico e il mondo cristiano nel Rinascimento, con particolare attenzione alla magia e alla cabbala cristiana. Le sue pubblicazioni includono la monografia Magia naturalis e Scientia cabalae in Giovanni Pico della Mirandola (Firenze, 2019) e Liber de homine. Edizione del ms. Vat. Ebr. 189, ff. 398r-509v (Lavis, 2015).

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